venerdì 28 giugno 2013

Gelato... speciale ai kumquat sciroppati, senza panna, senza uova....senza gelatiera.

Ero così fiera e orgogliosa della mia piccola ( come capacità) ed economicissima gelatiera che non ho valutato le conseguenze...le conseguenze di un superlavoro, di un eccessivo affaticamento dovuto a pretese di prestazioni al top.

Conclusione: il cuore, o meglio il motore, ha ceduto.

Ero pronta con tutti gli ingredienti per creare il mio bel gelato e ...niente, un paio di rumori sommessi, ma nessun movimento.

Ha lasciato dietro di sè solo il ricordo dei bei momenti trascorsi insieme qui, qui, qui, qui e anche qui, ora non mi è rimasto che un guscio vuoto....vuoto si, ma sempre buono per mantecarci il gelato a mano e questo è la prova del mio primo gelato senza gelatiera, anzi con una gelatiera a metà.

Ho sperimentato che il contenitore, che andava posto in frezeer almeno 18 ore prima dell'uso, è perfetto per montare il gelato, l'importante è mescolare con cura e delicatamente, staccando i cristalli di gelato dal bordo e proseguendo per almeno 20 minuti, il risultato c'è stato.
A questo punto, da profana, mi sento di consigliare , per chi volesse cimentarsi nel gelato senza gelatiera, qualche punto:
  • qualunque composto prepariate, fate in modo di lasciarlo in frigorifero per una notte, o fino a quando non risulterà ben freddo.
  • posizionare un contenitore in acciaio nel frezeer, sarà quello in cui andrete a formare il gelato.
  • oltre ad un bagnomaria di acqua e ghiaccio, utilizzate anche le fasce refrigeranti in gel su cui appoggiare il contenitore, mentre lavorate, mantengono meglio il freddo.
  • fondamentale per la riuscita di un gelato cremoso come il mio è stato l'utilizzo della farina di semi di carruba, procuratevela, ne vale la pena.
A questo punto passo alla ricetta, inventata con il niente che offriva il mio frigo, anche perchè ero convinta di trovare almeno uno yogurt e invece, qualcuno aveva pensato bene di utilizzarlo come spuntino di mezzanotte!

Fatto sta che mi sono arrangiata, non so se e quanto sia corretto definirlo gelato...comunque l'ho chiamato così.


Gelato ai kumquat sciroppati
per 500 gr circa ( un pò di meno)
  • 100 gr di kumquat sciroppati ( per la ricetta vedere qui)
  • 100 gr scarsi di sciroppo di conservazione dei kumquat
  • 100 ml di latte ( il mio parzialmente scremato)
  • 100 gr di ricotta vaccina
  • 3-4 gr farina di semi di carrube
Sgocciolare i kumquat, aprirli a metà e rimuovere i semini, posizionare in un mixer, unire lo sciroppo e frullare fino ad avere una consistenza cremosa, unire la farina di semi di carrube e lasciar gonfiare.


Mescolare la ricotta e il latte freddi di frigo, unire il composto di kumquat e tenere in frigo fino a quando non sarà freddo ( nel mio caso tutti gli ingredienti provenivano dal frigo, quindi non è stato necessario questo passaggio).

A questo punto se avete la gelatiera versare nel cestello e procedere come da istruzioni.

Se non l'avete procedete così: versare il composto in un contenitore di acciaio tenuto in frezeer per diverse ore , porre su un bagnomaria di ghiaccio e acqua ghiacciata ed , eventualmente, su refrigeratori in gel, e mescolare per circa 15 minuti, fino a quando il composto non comincerà a risultare cremoso.
A questo punto passare in frezeer e mescolare ogni 30 minuti.

Prima di utilizzare lasciare a temperatura ambiente per 5-10 minuti, per farlo ammorbidire un pò.




Invio con molto piacere questa ricetta a Martina per la sua raccolta Sapori d'estate


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mercoledì 26 giugno 2013

Mousse al cioccolato all'acqua...provatela!!

Non dico che sia dietetica, non lo è, ma sicuramente qualche caloria permette di risparmiarla.

Non credevo avrebbe funzionato, ma si sa che amo provare e così dopo aver letto la ricetta da Sarah, ( mi suggeriscono dalla regia che il primo a parlarne è stato Bressanini qui, rifacendosi ad una ricetta di Hervé This, caposcuola della cucina molecolare di cui si parla qui) ho preso appunti, calcolatrice e ho proceduto!!

Nessun timore , la calcolatrice serve per calcolare l'esatta quantità di acqua da aggiungere, che varia in base alla percentuale di grassi presente nella cioccolata che stiamo per utilizzare.

Quindi se , finora, leggere le etichette e le tabelle nutrizionali non era il vostro passatempo preferito, vi toccherà iniziare a farlo per ottenere un risultato incredibile con questa ricetta.

Ho già detto che non amo particolarmente il cioccolato, ma i dolci al cucchiaio mi attirano molto e questa mousse all'acqua ha una leggerezza, un sapore, la capacità di soddisfare il palato senza lasciarlo grasso  che è davvero da provare.

Allora pronte?
Calcolatrice alla mano?

Procediamo.
Per prima cosa leggiamo la percentuale di grassi presenti nella nostra tavoletta di cioccolata.
A questo punto tocca moltiplicare il totale dei grassi per 100 e dividere per 34, il risultato è la quantità di acqua da utilizzare.
Mi raccomando non confondetevi con la percentuale di cacao, che, in questo caso, non ci importa, dovete leggere proprio alla voce GRASSI.

Io ho utilizzato un cioccolato fondente al 71% con il 41 di grassi,
 ho eseguito il calcolo : (41 x 100) :34 ed ho ottenuto 120, che è l'acqua che ho utilizzato.

Mousse di cioccolato all'acqua
dose per 6 bicchierini  piccoli ( ma come dose è più che sufficiente)
  • 100 gr cioccolato fondente al 71% con 41% di grassi
  • 120 ml acqua
  • 40 gr di zucchero ( nel caso lo voleste meno amaro aumentare un pò la quantità)
Mettere l'acqua, lo zucchero e il cioccolato spezzettato in un pentolino, porre su fuoco dolce fino a quando il cioccolato e lo zucchero saranno sciolti.

Versare in una ciotola ben fredda, immersa in un bagnomaria ghiacciato e montare con le fruste elettriche per almeno  10 minuti, o fino a quando non risulterà fredda e montata.

Versare nei bicchierini e tenere in frigo per almeno un'ora.

Volendo si può utilizzare la planetaria, io ho lasciato il contenitore per un paio di ore in frigo, poi ho montato e versatto il composto, circondando il cestello con cuscinetti refrigeranti, o tavolette di ghiaccio, sostituendole una volta che non raffreddavano più.

Decorare la superficie dei bicchierini a piacere con granella di frutta secca, briciole di meringhe o frutta fresca.



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lunedì 24 giugno 2013

Gnocchi all'acqua della Recipetionist di giugno

Avete notato cosa succede nella blogsfera?
Qualcuno parte con una ricetta e di colpo piovono una marea di ricette simili...sarà la moda, sarà la stagionalità, sarà la voglia di provare immediatamente, ma spesso, molto spesso è una pura casualità.

Lo dico sempre che le idee sono nell'aria e vale anche per le ricette, quante volte è capitato di postare contemporaneamente la stessa ricetta insieme a qualche altra blogger??
A me tantissime volte e, giusto per non smentirmi, anche con questa ricetta sarà così.

Sono diversi giorni , da quando ho copiato dalla nuova Recipetionist una sua ricetta, che vedo realizzati piatti con lo stesso procedimento, li ho visti qui da Debora e prima ancora qui da Aria, ma i miei vengono direttamente dalla cucina di Paola che a sua volta li ha visti su Alice tv, a chi lo scettro di averli provati , postati e diffusi per prima?

Io non lo so, ma di certo mi sento di consigliarvela, questa ricettina, veloce, semplice anche per chi non è proprio la maga della pasta a mano ( vale a dire io!) e così comoda da preparare davvero in un attimo, magari con la collaborazione dei figlioli, come nel mio caso.

Ancora convalescente, stampellata e saltellante, mi è sembrata un'ottima idea farmi aiutare dai due studenti, oramai in vacanza, nella preparazione di questa piatto per la partecipazione al The Recipe-tionist di giugno.

Ho utilizzato la ricetta di Paola per gli gnocchi all'acqua, ho modificato il condimento, per me un semplice sugo al pomodoro e basilico con un cucchiaio di ricotta di pecora forte.



Gnocchi all'acqua


per 4 persone
  • 400g farina 00 + quella per impastare
  • 60g olio extravergine d'oliva
  • 500g acqua
Portare a bollore, in una pentola l'acqua con l'olio, aggiungere la farina setacciata tutta in una volta e mescolare con un cucchiaio di legno, fino a quando non si staccherà dalle pareti.
A questo punto rovesciare su un piano infarinato e aspettare che diventi un pò meno caldo, a quel punto iniziare a lavorare, il composto dovrà risultare morbido, ma non appiccicoso.


Ho approfittato dei ragazzi e li ho messi all'opera, il risultato finale è merito loro e delle loro manine!!








Tuffarli in acqua bollente e salata e scolarli non appena torneranno a galla, impiegheranno pochissimo termpo.


Condirli a piacere.


Note: non avendo indicazioni ho utilizzato l'unica farina disponibile in quel momento, vale a dire la 00, sono sicura che con la 0 sarebbe ancora meglio, tutta da sperimentare con la semola di grano duro.





Con questa ricetta partecipo al The Recipe-tionist di giugno


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domenica 23 giugno 2013

Bloglovin anche io!


Non ho neanche capito bene come ho fatto, ma l'ho fatto.

Il mondo virtuale è strano, inizia a girare una voce e si viene presi dal panico: il 1 luglio chiude Google reader!! Il 1 luglio chiude google reader!!!........????

A mente lucida ho pensato che non avevo neanche idea dell'esistenza di questo gloogle reader, nè delle sue funzioni, ma, fatto sta, mi sono lasciata coinvolgere e sono passata a Bloglovin.

Cosa significa tutto questo? Semplicemente che chi vorrà potrà cliccare sul bottone azzurro nella colonna di destra , iscriversi e seguire tutti gli aggiornamenti del mio blog...tutto il resto è mistero!!

Per seguire il mio blog o diventare follower ( che fa tanto chic-blogger dirlo!) cliccare qui  e buon divertimento.

ps oggi che è domenica ho pensato bene di svegliarmi alle quattro del mattino, quindi vi beccato questo post alle prime luci dell'alba e buon pro vi faccia.
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sabato 22 giugno 2013

Liquore alle fragole

Dalle mie parti quasi non ci sono più...che peccato dover aspettare un anno per poterne mangiare ancora di buone e di stagione.

Ho approfittato di quelle trovate un mese e mezzo fa per provare la ricetta del liquore che avevo letto da Chez Denci, peccato che poi nel dimezzare ho pasticciato un pò ed ho aggiunto più alcool.
Non so se la cosa ha nuociuto o meno al risultato finale, considerando che , all'assaggio, mi è sembrato proprio buono.
Vi lascio la mia ricetta, con queste dosi ho ottenuto circa un litro di liquore.



Liquore alle fragole
  • 300 gr di fragole belle sode e senza ammaccature ( oppure fragoline di bosco)
  • 250 ml alcool a 90°
  • 250 gr zucchero
  • 500 ml di acqua
  • 1/2 baccello di vaniglia
Lavare ed asciugare le fragole, eliminare il picciolo e le parti acerbe, se ci sono.

In un vaso a chiusura ermetica versare acqua, zucchero, alcool , il baccello di vaniglia e le fragole.

Chiudere e lasciar riposare al buio per 30 giorni ( io l'ho lasciato nella parte meno fredda del frigo).
Agitare ogni paio di giorni.

Una volta trascorsi i 30 giorni filtrare e travasare nelle bottiglie sterilizzate e asciutte.

Far riposare altri 20 giorni prima di consumare.

Si conserva per un anno e si consuma freddo.





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giovedì 20 giugno 2013

Tagliolini alla termolese per la cucina molisana de L'Italia nel piatto

Cari amici e amiche de L'Italia nel Piatto siamo giunti ad un nuovo golosissimo appuntamento.

L'estate è arrivata, si respira e toccherà godersela , noi de L'Italia nel piatto abbiamo pensato di mettere un pò di mare sulle nostre tavole.

La ricetta molisana che vi propongo oggi è quella dei Tagliolini alla Termolese, ma prima qualche notizia e immagine.



Termoli è una cittadina sulla costa  adriatica , nella provincia di Campobasso, le prime attestazioni di vita sono date dalla costruzione di un edificio nel X secolo, su cui nell'XI-XII sec. fu edificata l'attuale cattedrale di Santa Maria della Purificazione.

Scorcio della cattedrale




Il  Borgo storico è costituito dalle antiche case dei marinai e si affaccia direttamente sul mare.



Altro segno dell'importanza che questa cittadina ricopriva nel passato è dato dalla presenza del Castello Svevo, costruito probabilmente in epoca normanna, intorno al IX secolo, ma nominato svevo
 in seguito  alla ristrutturazione e fortificazione voluta da Federico II di Svevia nel 1240, dopo i danni arrecati da un attacco della flotta veneziana.




La torretta belvedere
Altra particolarità della città di Termoli è la presenza di un trabucco, tipica costruzione in legno, utilizzata per la pesca, presente anche sulle coste abruzzesi e su quelle della Puglia.





Ideale anche come località  in cui scegliere di trascorrere le vacanze, è stata insignita per ben 10 volte della Bandiera Blu.




 Una curiosità:Nella città di Termoli si incrociano il 42º parallelo Nord e il 15º meridiano Est; quest'ultimo è il meridiano centrale del fuso orario ( Central European Time) di Berlino, Parigi e Roma (Europa centro-occidentale) che di fatto determina l'ora del fuso stesso (chiamata infatti l'ora di Termoli). Il meridiano è denominato Termoli-Etna e questo fa della città adriatica una "Greenwich" italiana. 


Ultima nota su Termoli: il suo cittadino più famoso è stato sicuramente il disegnatore che ha fatto sorridere chi era bambino negli anni  settanta: Jacovitti ,qui il sito ufficiale, come dimenticare i suoi personaggi?

Cocco Bill














Ma adesso passiamo alle ricette delle nostre belle regioni:



      ...e per il Molise : Tagliolini alla termolese



      Per il sugo
      • un chilo di vongole
      • un chilo di cozze
      • uno spicchiodi aglio
      • una listarella di peperone dolce
      • un peperoncino piccante
      • olio evo
      • 1/2 bicchiere di vino bianco secco
      • prezzemolo
      • tagliolini ( se riuscite, preparati in casa con 400 gr di farina di grano duro e 4 uova)

      Pulire e far spurgare le cozze e le vongole in acqua salata ( 30 gr di sale per 1 lt di acqua ).


      Far aprire le cozze e le vongole a fuoco vivace,eliminare le valve e conservare l'acqua che avranno emesso, filtrandola attraverso un setaccio a rete fitta.

      Far soffriggere in abbondandte olio lo spicchio di aglio, il peperoncino e il peperone fresco tagliato a pezzetti.
      Aggiungere le cozze e le vongole, subito dopo il vino e farlo evaporare, unire l'acqua di cottura delle cozze e vongole e far bollire un pò.


      Lessare i tagliolini al dente, scolarli, versarli nel sughetto e farli insaporire per qualche minuto a fiamma viva.









      Questa è la ricetta per l'appuntamento mensile con L'Italia nel piatto
      per il Molise.


      Non dimenticate che è possibile partecipare al nostro giochino,  su Fb

      ECCO COME SI PARTECIPA:
      1. Osservate bene tutte le ricette che noi posteremo il 20 di ogni mese.
      2. Scegliete quella che più vi piace o che è nelle vostre corde e della vostra regione.
      3. Rifate la ricetta e scattate una foto al vostro piatto.
      4. Se avete un blog postatela e venite a segnalarla su uno dei nostri blog oppure lasciando un link sulla pagina Facebook della rubrica. Se non avete un blog inviatela tramite email, corredata di foto, a qualcuno di noi partecipanti "storici" a scelta vostra (ognuno di noi ha i propri contatti esposti nel blog): sarà nostra cura venire a riproporla qui su Facebook.
      5. I partecipanti devono citare e linkare il blog dal quale hanno preso la ricetta che ripropongono e devono esporre nella ricetta il banner e linkare alla pagina Facebook de L'Italia nel piatto.
      6. Avete tempo fino al 7 del mese successivo per presentare la vostra rielaborazione (es. appuntamento del 20 aprile, tempo per presentare la vostra rielaborazione entro il 7 maggio).
      7. Renderemo nota qui su Facebook la ricetta vincitrice. Chi vince sarà contattato anche via email e sul suo blog se ne possiede uno.
      COSA SI VINCE?
      Innanzitutto tutte le ricette partecipanti avranno visibilità per la propria ricetta, che verrà pubblicata qui sulla nostra pagina in un apposito album. Ma l'autore/trice della ricetta giudicata da noi vincitrice avrà la possibilità di partecipare all'evento del mese successivo. Il vincitore/trice sarà contattato/a per tempo per venire informato sul tema dell'appuntamento del mese successivo al quale parteciperà insieme a noi.

      Aspettiamo le vostre "ricette rifatte"



      Con questa ricetta partecipo al contest di Pentole di Cristallo





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      lunedì 17 giugno 2013

      Rotolo CON le ciliegie disegnate

      Ma quanto ci si può divertire in cucina?
      Tolti i piatti da lavare, la fatica di preparare, la spesa da fare, direi ...moltissimo!

      L'importante è porsi con lo spirito giusto, che,  nel mio caso, non è quello di voler mangiare, ma di voler PROVARE qualcosa di nuovo, di diverso, di strano, di curioso.

      Se poi succede che quello che ne viene fuori è anche utile per un pranzo o una cena, ancora meglio, ma non capita poi così frequentemente, lo confesso.

      E voi quanto vi divertite a sperimentare?

      Guardando le infinite immagini presenti in rete, e non sono nemmeno una fanatica di Pinterest ( che ancora faccio fatica a seguire), ho scovato un bellissimo rotolo di pasta biscuit tutto decorato con le ciliegie.
      Avendo la mia ricetta oramai più che collaudata , ho deciso di provarci, così, per puro divertimento.
      So che alcuni preparano la pasta biscuit senza lievito e senza aggiungere grassi, proprio come un pan di spagna, ma ho trovato anche ne Le scuole del Gambero Rosso riportata una ricetta di biscuit con lievito , burro fuso e acqua, quindi io continuo a ritenere valida la mia e ve la lascio.

      La possibilità di sperimentare e divertirsi ancora è illimitata, cosa aspettate a provare?



      Rotolo di pasta biscuit decorato con ciliegie alla crema al latte e amarene

      • Pasta biscuit decorata
      • Crema al latte con meringa
      • Marmellata di amarene

      Per la pasta biscuit decorata
      • 4 uova
      • 100 gr di zucchero + 50 gr
      • 1 presa di sale
      • vaniglia
      • 100 gr farina 00
      • 50 gr fecola di patate
      • 6 gr di lievito per dolci
      • 4 cucchiai di acqua bollente
      • colorante alimentare verde e rosso
      Sbattere a schiuma i tuorli d'uovo , serbando le chiare,  con quattro cucchiai di acqua bollente, aggiungere gradatamente 100 gr di zucchero, i semini di mezza bacca di vaniglia, il sale e sbattere fino ad ottenenre una massa cremosa.

      Montare le chiare a neve con lo zucchero rimasto, metterle sopra i tuorli e setacciarvi sopra farina, fecola e , per ultimo, il lievito.
      Mescolare bene il tutto senza smontare.

      In una ciotolina versare due  cucchiai di impasto e qualche goccia di colorante verde, mescolare bene e tenere da parte.

      In un'altra ciotola versare  tre cucchiai di impasto e colorare con il rosso.

      Posizionare un foglio di cartaforno su una teglia.
      Versare il composto verde in una sac à poche e disegnare sul foglio gli steli delle ciliegie, distanziati tra loro e sparsi.
      Versare il composto rosso in un'altra sac à poche e procedere  disegnando una ciliegia all'estremità di ogni  picciolo verde.





      Per stendere al meglio il composto rimasto, senza rovinare i disegni, ho preferito usare sempre una sac à poche senza beccuccio, ma con un'apertura di circa un centimetro, ho creato tante righe sulla cartaforno decorata, fino a ricoprire tutti i disegni in maniera omogenea.


      Ho battuto sul piano di lavoro la teglia, per eliminare le bolle d'aria, e ho messo in forno preriscaldato a 180° in modalità ventilata per 12', o comunque fino a quando non risulterà dorato.

      Sfornare e avvolgere utilizzando la stessa carta forno.
      Far raffreddare.



      Per la crema al latte
      • 250 ml latte
      • 20 gr maizena
      • aroma vaniglia mezzo cucchiaino
      • 35 gr di zucchero semolato ( aumentarlo fino a 100 gr se non si utilizza la meringa all'italiana)
      • 100 gr di meringa all'italiana
       Versare il latte in un pentolino, unire lo zucchero e la vaniglia, scaldare e unire la maizena setacciata, mescolando con una frusta per non formare grumi.
      Proseguire la cottura su fuoco basso, sempre mescolando, fino a che il composto non avrà la consistenza di una crema.

      Far raffreddare bene.


      Preparare la meringa all'italiana con un albume pesato, il doppio del peso di zucchero e la metà del peso di acqua.

      Iniziare a montare l'albume, nel frattempo preparare uno sciroppo cpn lo zucchero e l'acqua, cuocere fino a quando la consistenza non sarà quella di uno sciroppo ( circa 3 minuti dal bollore), non deve caramellare, se possedete un termometro da cucina, deve raggiungere la temperatura di 121°.
      A questo punto versare a filo sull'albume, continuando a montare fino a che tutto il composto non risulterà freddo ( almeno 10').

      Una volta ottenuta la meringa unirla alla crema di latte fredda, mescolare piano, senza smontare.

      Preparare il rotolo:
      Srotolare la pasta delicatamente,staccandola dalla carta, fare uno strato abbondante di marmellata di amarene ( non lesinate, è piacevole trovarne tante), uno strato di crema al latte  e arrotolate delicatamente.

      Conservare in frigorifero avvolto nella carta forno o carta argentata, fino al momento di consumare.





        Con questa ricetta partecipo al contest della  Cucina di Barbara Get an Aid in the Kitchen che è giunto alla sua terza edizione.


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