lunedì 31 dicembre 2012

Torroncini per il nuovo anno!!

Rieccomi qui per un saluto veloce, come stanno procedendo le feste??

Per chi come me soffre per il Natale, non appena si arriva al 26  tira un sospiro di sollievo, restano solo bustoni di carte e nastri e imballi da buttare e almeno quei due chiletti da smaltire, ma...il peggio è passato!!

Ora ci aspetta solo san Silvestro con il suo conto alla rovescia, i veglioni, i trenini zazuera zazuera zazuera zazuera a-e-i-o-u ipsilon!!!! EH, mio amico Charlie, mio amico Charlie Brown!!
I cenoni a prezzo fisso e noia garantita, con lo zampone rinsecchito e le lenticchie pappose, il tastierista di turno, magari parrucchinato, con il solito repertorio nazionalpopolare e tutti a divertirsi per forza!!

Come?? Sembra che non ami molto neanche il capodanno?? ^_^
Noooo, cosa ve lo fa pensare??
Se tutto va bene anche quest'anno dormirò prima della mezzanotte, senza nessuna malinconia e non sentendomi affatto una povera derelitta. Mi sveglierò il primo gennaio, riposata, serena e felice per la mia bella dormita e anche più bella!! ^_^

Mi fa piacere lasciare una ricettina per addolcire questo 2012 che và via e accogliere con una coccola il 2013 e, naturalmente, i migliori auguri a chi passa di qui e ha saputo rendere ricca e piacevole la mia vita da blogger!! GRAZIE!!


Torroncini morbidi al cioccolato al latte
( liberamente adattata dal Torrone di Montèlimar di Alain Ducasse)

Dose per circa 1 kg di torrone
  • 350 gr di zucchero semolato
  • 125 ml di acqua
  • 80 gr di glucosio ( non l'ho messo aumentando lo zucchero a 400 gr)
  • 250 gr di miele
  • 50 gr albumi
  • 125 gr di arancia candita a pezzetti
  • 180 gr di mandorle con la buccia.
  • 500 gr cioccolato al latte
  • 500 gr cioccolato bianco per la copertura
Tostare le mandorle in forno a 180° fino a quando non saranno leggermente dorate all'interno ( assaggiatene una). Tenere al caldo con i dadi di arancia candita.

Montare a neve ferma gli albumi.

Nel frattempo cuocere il miele portandolo a 130°, in un altro pentolino lo zucchero e l'acqua portandoli a 145°.

Quando gli albumi saranno ben montati, cominciare ad aggiungere il miele a filo continuo, proseguire nello stesso modo con lo zucchero, il tutto senza interruzioni. Montare.

Sciogliere il cioccolato a bagnomaria e unirlo al composto, eventualmente sostituire il frullino con il gancio per impastare, unire le mandorle e i canditi.

Versare il composto su un foglio di carta forno ( oppure su un'ostia), stendere ad un'altezza di circa un centimetro e mezzo e far raffreddare.

Una volta freddo tagliare a piccoli pezzi,intanto sciogliere il cioccolato bianco a bagnomaria e tuffarvi un torroncino alla volta.
Far raffreddare e, volendo avvolgere in pellicola o carta argentata.



Buon 2013


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lunedì 24 dicembre 2012

Auguri



Care amiche, ci siamo
è arrivato.

Non mi sono preparata,
ma sarò qui ad aspettarlo 
e
lo celebrerò degnamente,
come merita.

Lascio a voi che passate
i miei più sinceri auguri
un ancor più sincero
GRAZIE
 di esserci.


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venerdì 21 dicembre 2012

Mostaccioli molisani

Eccoci per l'ultimo appuntamento prima delle feste, oramai ci siamo quasi, manca pochissimo.
I preparativi fervono e noi da tutte le regioni d'Italia non potevamo non lasciarvi i nostri suggerimenti per concludere in bellezza le cene e i pranzi di queste feste; alcune saranno già pubblicate, altre le ttroverete nei prossimi giorni.

Eccoci allora con la nostra carrellata di Idee dolci per le feste per La Cucina Regionale di Babi e Renata ,
queste tutte le altre regioni:

BASILICATA: le Cartellate ( ma non domani mattina )di Pasticciando con Magica Nanà (http://blog.giallozafferano.it/sognandoincucina/)

CAMPANIA:   di Le Ricette di Tina (http://blog.giallozafferano.it/ricetteditina/ )

SICILIA: Cassata Siciliana diCucina che ti Passa

TOSCANA: Dolci natalizi toscani di Non Solo Piccante

LOMBARDIA:  La biscioladi L’Angolo Cottura di Babi

VENETO: Il pandoro di Verona di Semplicemente Buono (www.semplicebuono.blogspot.com/)

FRIULI VENEZIA GIULIA: Kugelhupf o cuguluf di Nuvole di Farina

PIEMONTE: A questo giro
La Casa  di  Artù non sarà dei nostri    (http://lacasadi-artu.blogspot.com/)

EMILIA ROMAGNA: Panettone diZibaldone Culinario

TRENTINO ALTO ADIGE:  Zelten di A Fiamma Dolce

PUGLIA: Le Carteddàte diBreakfast da Donaflor

LAZIO:  di Chez Entity (http://elly-chezentity.blogspot.it/)

LIGURIA: Pandoçe  diUn’arbanella di Basilico

UMBRIA: Pasta dolce   di 2 Amiche in Cucina

MARCHE: Lo zuccotto nataliziodi La Creatività e i suoi Colori


 ABRUZZO:    Turcinille e dolci Natalizi Abruzzesi di In Cucina da Eva (http://blog.giallozafferano.it/incucinadaeva/ )

VALLE D’AOSTA:  “MECOULEN, il Pane di Natale” di  L’Appetito Vien Mangiando

SARDEGNA: Dolci natalizimandorle e uvetta ricetta sarda pabassinas di Vickyart  Arte in Cucina 

BASILICATA: le cartellate di Pasticciando con Magica Nanà (http://blog.giallozafferano.it/sognandoincucina/)


e il MOLISE con I MOSTACCIOLI


Mostaccioli molisani
( Ricetta tradizionale della mia famiglia)
  • 1 kg di farina 00
  • 500 gr mandorle tritate ( anche con la buccia vanno bene)
  • 750 gr miele sciolto a bagnomaria fino a renderlo quasi bruno
  • 15 gr ammoniaca per dolci
  • 100 gr cacao amaro
  • un pizzico di cannella
  • polvere di chiodi di garofano q.b.
  • 4 uova intere
Versare in una ciotola capiente tutti gli ingredienti, mescolare fino ad avere un composto omogeneo.
Stendere allo spessore di 1cm, tagliare a losanghe.
Disporre su carta forno e cuocere in forno caldo, statico a 170° per 20'.

Far raffreddare.

Per la copertura
  • 1,5 kg di cioccolato fondente
  • 2 cucchiai di olio di semi    
Sciogliere tutto a bagnomaria e tuffarvi i mostaccioli, volendo potete ricoprirli tutti oppure solo la faccia superiore.

Lasciar asciugare e conservare in scatole di latta o coperti con la pellicola.

Si mantengono per circa due settimane.


  
Invio con piacere questa ricetta della tradizione italiana a Imma 


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mercoledì 19 dicembre 2012

Verza al forno

Questa ricetta me l'ha insegnata il  maritino, è di una semplicità disarmante, ma da leccarsi i baffi, non richiede particolare impegno, ma ottiene il massimo risultato.

E visto che è ottima, richiede pochissimo impegno e si può preparare in anticipo, perchè non proporla anche per le prossime feste?

Garantisce il maritino! ;)


Verza al forno
( Per questa ricetta niente dosi, solo ingredienti!)
  • una verza media
  • olio evo
  • sale
  • pepe
Tagliare la verza a fettine sottilissime, in modo da avere tante stiscioline, lavare velocemente e sgrondare bene.

In una teglia da forno versare abbondante olio evo posizionare la verza tagliata, anche se si sovrappone un pò non fa niente, in cottura diminuirà di volume.

Cospargere con altro olio, sale e pepe, se piace.

Cuocere in forno caldo a 180° per 30'/40', fino a quando la verza non apparirà cotta e anche leggermente colorita.
Si può consumare anche fredda, se conservata in frigo in un contenitore dura per almeno tre giorni.




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lunedì 17 dicembre 2012

Vellutata finocchi e sedano...continuiamo a stare leggere!

Continuare a preparare piatti leggeri prima dei bagordi natalizi mi sembra un'ottima politica.
Se poi sono leggeri anche per la tasca, meglio ancora.

Provo ad entrare in quest'atmosfera natalizia che, in realtà, non sento , nè vedo.

Negozi semideserti, occhiate imploranti dai venditori, gente che guarda, tocca annusa e non acquista nulla, si approfitta di un pò di tepore dei centri commerciali anche per recuperare mezz'ora  sull'accensione del riscaldamento, insomma se non è crisi questa!

E mentre aspettiamo Gesù Bambino, proviamo a ridimensionare anche le calorie da ingurgitare!



Vellutata di finocchi e sedano al latte
per 2 persone
  • 4 finocchi
  • 4 coste di sedano
  • 2 scalogni
  • 500 ml di latte
  • olio evo
  • sale
  • pepe
  • formaggio Asiago per decorare
Lavare i finocchi, tagliarli a pezzi piccoli, così cuoceranno prima.

Lavare le coste di sedano, tagliarle a tocchetti.

Versare in una pentola un pò di olio, gli scalogni a rondelle e far soffriggere dolcemente, unire i finocchi e il sedano, proseguire per alcuni minuti, far rosolare e aggiungere il latte.
Aggiustare di sale e cuocere a fuoco dolce per 30', lasciando la pentola scoperta.
Il fondo non deve ritirarsi troppo, nel caso dovesse accadere unire un altro pò di latte.
Al termine le verdure risulteranno tenere.
Spegere e frullare tutto con un minipimer.
Versare in ciotoline individuali.
Decorare con pezzetti di formaggio , una spolverata di pepe nero e servire caldo.






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venerdì 14 dicembre 2012

Cavolfiore con zabaione al parmigiano

Anche voi prese dalla compilazione del menù della vigilia, di Natale, di san Silvestro e del primo gennaio??

Già vi immagino tutte impegnate a scrivere liste della spesa e a cercare l'abbinamento giusto e l'ingrediente ricercato e l'oro e e tutto quello che fa abbondanza e tavola delle feste.

Anche io, devo riconoscerlo, nonostante mi riprometta sempre di non esagerare che tanto poi mangiamo pochissimo, mi ritrovo ogni sera a sfogliare libri e riviste di cucina alla ricerca dell'idea giusta.

Non è il massimo provare una ricetta senza sapere se piacerà, mi ritrovo, quindi, a fare dei tentativi cercando di trovare qualcosa di adatto per i famosi e attesi convivi.

Non so voi, ma  a me viene un'ansia, che quasi mi sembra di essere una alle prime armi, è anche vero che dopo secoli ne ho capito il motivo: cucino cose strane, mentre la maggior parte dei miei familiari preferisce una cucina tradizionale, rassicurante e conosciuta.
Non so proprio cosa farci, continuerò a provare piatti nuovi, per me, e ai miei toccherà subire, anche a Natale.
Come diceva la pubblicità?
 A Natale si è tutti più buoni!?
 Tutti tranne me!

Comincio con l'essere buona con la bilancia, un contorno leggero, quasi dietetico, ottimo, veloce, da porca figura e modificabile!


Cavolfiore con zabaione al parmigiano
(Sale e Pepe 12/2010)

Per 4 persone
  • un kg di cavolfiore pulito e lessato
  • uno spicchio di aglio
  • 40 gr di pinoli ( non li ho messi li avevo terminati, ma sono sicura che ci stanno benissimo)
  • 30 gr di uvetta passa
  • 100 gr di parmigiano stagionato grattugiato
  • 4 tuorli
  • 3 dl di brodo vegetale
  • olio evo
  • sale
  • pepe

Scaldare 3 cucchiai di olio con lo spicchio   di aglio schiacciato, fate insaporire un minuto, unire le uvette e i pinoli e fate insaporire per un paio di minuti, aggiungete le cimette del cavolfiore e regolate di sale e pepe.
Cuocere mescolando delicatamente per una decina di minuti, in modo che si insaporiscano bene.

Sbattete i tuorli con il parmigiano e una presa di sale, diluite con il brodo tiepido, mescolando bene.
A questo punto la ricetta consigliava di cuocere a bagnomaria a 90° per una decina di minuti, finche lo zabaione si fosse addensato.  Non voleva saperne di addensarsi, allora, sempre munita di termometro da cucina, ho passato il composto sul fuoco dolcissimo e ho fatto addensare mescolando continuamente per 5?, la temperatura non ha superato i 95°.

Servire i cavoli caldi accompagnati a parte dallo zabaione.  


Con questo post faccio i miei auguri a Lara e al suo blog La barchetta di carta di zucchero
per aver raggiunto e superato i primi 200 sostenitori, te li meriti!!!









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mercoledì 12 dicembre 2012

Panettone di Milano e tanti esperimenti

Non ce l'ho fatta a non riprovarci .

Lo scorso anno con la mia modesta macchina del pane ero riuscita a tirare fuori questo panettone, buono, dignitoso, apprezzato dalle colleghe al lavoro, ma ben lontano dal Panettone con la P maiuscola.

Babbo Natale è passato i primi di dicembre e mi ha lasciato il suo regalo , ben sapendo quanto sarebbe stato utile per preparare dolci impegnativi, un gioiellino che, effettivamente, mi sta dando tante soddisfazioni...peccato non si possa indossare!!! :)

Per provare una ricetta mi sono affidata al mio Ducasse .
Leggo la ricetta del suo panettone, confronto con altre ricette in giro sul web e procedo, senza avere la più pallida idea di cosa e come usare la planetaria.

Risultato?? La spazzatura ha apprezzato abbondantemente, io ho mandato un paio di benedizioni a caso e ho chiesto aiuto alla rete.

In mio soccorso arrivano Ros e Assunta, mentre io scrivevo su fb del mio disastro, Ros gioiva del suo successo, come non chiederle lumi??
E qui si è inserita Assunta e la sua ricetta.

Dopo due giorni ho riprovato, ho seguito tutti i passaggi, ho cercato di capire cosa fare per non sbagliare e....ho sfornato il mio primo panettone di Milano.

Soddisfatta? Di più, è stata una lunghissima gestazione e un'attesa trepidante , ripagate dal risultato che è questo qui.


E adesso vi passo la ricetta così come l'ho fatta io , partendo da quella di Assunta che poi è quella di Giovanni Pina.
Per la foto della fetta dovrete aspettare l'assaggio nei prossimi giorni!

Panettone di Milano con lievito madre di Giovanni Pina

Rinfrescare il lievito madre seguendo il seguente schema:

  • Venerdì ore 21: primo rinfresco
  • Sabato ore 8: secondo rinfresco
  • Sabato ore 14: terzo rinfresco
  • Sabato ore 20: primo impasto
  • Domenica ore 8: secondo impasto

Fondamentale, per la buona riuscita di un dolce così complesso come il Panettone, è l'utilizzo di una impastatrice e anche un'ottima manitoba che altrimenti non verrà mai e poi mai, lo so per esperienza!!!


Ingredienti per uno stampo da 1 Kg

Primo impasto

  • 220 farina W 360/380 ( io ho utilizzato la manitoba Loconte pura al 100%)
  • 65 g lievito madre
  • 55 g tuorli d'uovo
  • 65 g zucchero semolato
  • 90 g acqua
  • 85 g burro

Secondo impasto



  • 90 g farina W 360/380
  • 55 g zucchero semolato
  • 55 tuorli d'uovo
  • 4,5 g sale fino
  • 20 g miele di arancio
  • 32 g acqua
  • 85 g burro
  • 80 g arancia candita ridotta a pasta
  • 80 g uvetta sultanina

Procedimento


Primo impasto:

Impastate la farina 70 gr  d'acqua e parte dei tuorli d'uovo.
Quando l'impasto forma corda diventando elastico, inserite lo zucchero idratato con il resto dell'acqua ( 20 gr). Nel caso non dovesse accadere impastare un pò con le mani e proseguire con il gancio.


Attendete che l'impasto prenda corda  e inserite il lievito e il resto dei tuorli, uno alla volta.


Quando l'impasto avrà preso di nuovo corda inserite il burro morbido leggermente montato, un poco alla volta.
Fate lievitare per 10/12 ore a 28°, massimo 30°.
( L'ho messo in forno in modalità camera di lievitazione, oppure con la lucetta del forno accesa).

Il mio impasto al mattino si presentava così:



Secondo impasto:

Impastate la farina con il primo impasto lievitato.
Dopo circa 20 minuti, quando la pasta sarà elastica ed incordata unite parte dei tuorli d'uovo, lo zucchero idratato con parte dell'acqua, il sale idratato e il miele.
Attendere che l'impasto prenda corda prima di ogni aggiunta.
Incorporate il resto dei tuorli, l'eventuale acqua rimasta, il burro ammorbidito e leggermente montato, quando l'impasto risulta lucido e perfettamente incordato, unite i canditi e l'uvetta mescolando giusto il tempo che risultino incorporati nella massa.

Il secondo impasto terminato:




Fate riposare l'impasto circa 20 minuti, poi arrotondate la pasta , questa manovra è detta pirlatura, cercatela sul web per vedere come si fa, e ponetela nell'apposito pirottino di carta.

Coprite con pellicola alimentare e fate lievitare per 6/7 ore ad una temperatura di 28/30° ( io come per il primo impasto: in forno spento con lucetta accesa), nel caso fosse necessario , prolungare la lievitazione fino a che non ha raggiunto il livello voluto.



Raggiunta la lievitazione, l'impasto deve arrivare a circa 2 cm dal bordo, con una lama affilatissima praticate un taglio a croce sulla calotta del panettone, staccate bene le "orecchie" formatesi e inserite un pezzetto di burro.



Non abbiate timore, il panettone non si sgonfia come un palloncino, si può procedere tranquillamente per avere l'effetto orecchie una volta cotto.

Ricomponete la calotta ed infornate per circa 50 minuti ad una temperatura di 170°.


Appena estratto dal forno infilzatelo alla base ( un ottimo sistema è quello di utilizzare 2 ferri da calza) e lasciatelo raffreddare capovolto per almeno 6 ore, io ho utilizzato una pentola come si vede qui.

 E questo è il mio primo panettone!! :)))




Ed ecco la fetta !!





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lunedì 10 dicembre 2012

Il brodo all'agnonese per un anticipo di Natale con la Cucina Regionale

Ho avuto la fortuna di avere una collega originaria di Agnone.

Mi sono rivolta a lei per procurarmi il ferro per preparare da me le ostie, bellissimo, realizzato a mano, ma che ancora non utilizzo.

Sempre a lei ho chiesto un confronto su una ricetta trovata sul mio libro sulla cucina molisana, volevo sapere se a casa sua veniva preparato proprio in quel modo questa ricetta che sa di Natale e di festa.

Lei mi ha dato direttamente la ricetta tradizionale che prepara la sua mamma il giorno di Natale ad Agnone e io, con molta gioia, la condivido con voi per un nuovo appuntamento della Cucina Regionale di Babi e Renata, questa volta si parla di Ricette salate per le feste.
Queste le altre regioni partecipanti, passate da loro e rifatevi gli occhi!!

CALABRIA: Carciofi ripieni di Rosa ed Io
CAMPANIA : Purpetielli affogati di Le Ricette di Tina
SICILIA : Timballo di riso di Cucina che Ti Passa
TOSCANA:  Torta di patate e porri  di Non Solo Piccante
VENETO: Gamberi e cappesante gratinate di Semplicemente Buono
FRIULI VENEZIA GIULIA: Gnocheti di gries  di Nuvole di Farina
PIEMONTE: Panata di Natale di La casa di Artù
PUGLIA : U’ Baccalà fritte di Breakfast da Donaflor
EMILIA ROMAGNA: Lumache in umido alla Bobbiese  di Zibaldone Culinario
TRENTINO ALTO ADIGE: Grostoi isolati più gusti  di A Fiamma Dolce
LAZIO: Baccalà alla trasteverina di Chez Entity
LIGURIA: Maccaroin de Natale e insalata cada de mà di Un’Arbanella di Basilico
VALLE D’AOSTA:  L’antipasto e la soca  di L’Appetito Vien Mangiando
UMBRIA: Cappelletti in brodo di cappone  di 2 Amiche in Cucina
ABRUZZO:  Timballo di scrippelle di In Cucina da Eva
MARCHE:  Parmigiana di cardi di La Creatività e i suoi Colori
SARDEGNA:  Torta salata carne e  piselli sa panada di Vickyart  Arte in Cucina
BASILICATA: Tarallo dell’Immacolata “u’ fcjlatjdd” di Pasticciando con Magica Nanà

e il Molise con

 Il brodo all'agnonese


per 4 persone
  • pane casereccio raffermo ( per me il pane casereccio con lievito madre che preparo io)
  • uova
  • 500 gr macinato di vitello
  • 160 gr parmigiano grattugiato
  • 40 gr pecorino grattugiato
  • 40 gr caciocavallo grattugiato  
  • caciocavallo di Agnone stagionato   tagliato a dadini
  • gallina per brodo
  • olio per friggere
  • sale
  • pepe
  • prezzemolo
 La preparazione richiede un pò di tempo, ma si può preparare in anticipo e congelare.

Dadini di pane
Iniziare dal pane raffermo. Calcolare un paio di fette per persona.
Tagliare delle fette spesse 1 cm , passarle nelle uova sbattute, adagiarle su carta forno e passare in forno a 160° per 20'.

Una volta pronte, rimuovere la crosta ( io non l'ho fatto) e tagliare a   cubetti di meno di un centimetro per lato.
Conservare in un sacchetto e, volendo, congelare.

Polpettine di formaggio
Mescolare tutti i formaggi grattugiati, legare servendosi di un  uovo  , versandolo un pò alla volta e fermandosi non appena raggiunta la consistenza giusta che permetta di formare delle polpettine grandi come nocciole.

Una volta pronte riscaldare dell'olio abbondante e tuffarle, girandole rapidamente e scolare dopo pochi secondi. (Questo è il passaggio più critico di tutta la ricetta!).

Sgocciolare bene e conservare in un sacchetto in freezer.



Polpettine di carne

Versare la carne macinata in una ciotola, unire un pò di sale e il pepe e fornare delle polpettine grandi come una nocciola.

Porre  sul fuoco una pentola con dell'acqua e portare ad ebollizione, tuffare le polpettine e cuocere fino a quando non torneranno a galla.

Sgocciolare bene e conservare in un contenitore in freezer.


Brodo di gallina

Preparare un brodo con la gallina , un pò di prezzemolo e del sale.

Far bollire per almeno tre ore.

Rimuovere la carne e il prezzemolo e tenere da parte.

Assemblare il piatto

Se avete congelato tutto, la sera precedente ricordatevi di passare i sacchetti dal freezer al frigo, per averli scongelati il giorno dopo.

Versare sul fondo di una zuppiera uno strato di pane a dadini , le polpettine di carne, le polpettine di formaggio e i dadini di caciocavallo.


Coprire con del brodo bollente e lasciar assorbire bene.


Aggiungere altro brodo bollente e portare in tavola.

La consistenza del pane, una volta assorbito il brodo è piuttosto molle, con un sapore simile alle palline di pasta reale, se pensate che possa non piacere aggiungete i dadini in ultimo per mantenerli croccanti al momento di mangiarli.







 
Con queste ricetta partecipo al contest Le ricette antiche di Ricette mon amour


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venerdì 7 dicembre 2012

Tartufini di recupero

Vi ricordate il ripieno delle Ostie di Agnone??

Me ne era avanzato un pò...si potevo mangiarlo con il cucchiaio, in fondo è quello che faccio per quasi tutte le preparazioni, ma questa volta sono stata così virtuosa da riuscire a controllarmi!! ;)

E la destinazione del ripieno è stata un'altra.

Lo riscrivo solo per comodità lasciando la possibilità di modificare in ogni modo gli ingredienti  per ottenere praline dal sapore sempre diverso.

Non è un'idea bellissima per un regalino di Natale??

Tartufini di recupero

( Il ripieno avanzato dalle Ostie di Agnone)


Volendo dimezzare le dosi
  • 750 gr di miele
  • 500 gr di zucchero
  • 500 gr di cioccolato fondente
  • 100 gr di cacao amaro
  • 500 gr di mandorle sguciate
  • 700 gr di gherigli di noci
  • cannella
  • scorza di un'arancia bio
  • scorza di un limone bio

  • Cacao amaro

Sciogliere il miele a bagnomaria, quando sarà di un bel colore ambrato, unire lo zucchero, il cioccolato fondente tritato e il cacao; mescolare bene , far bollire per qualche minuto il composto, quindi aggiungere le mandorle e le noci tritate, amalgamater bene con un cucchiaio di legno e fate insaporire per dieci minuti.

Togliere dal bagnomaria, aggiungere al ripieno un'abbondante spolverata di cannella e la buccia degli agrumi grattugiata.Se dovesse risultare troppo liquido passare un attimo sul gas, facendo attenzione a non farlo attaccare e bruciare.

Lasciar raffreddare .
Prelevare piccole quantità di composto , fare delle palline e rotolare nel cacao amaro.

Si conservano per diversi giorni ( dalle mie parti non hanno superato la settimana, ma solo perchè si sono estinti!)




Con questa ricetta invio i miei più cari auguri a Vaty e al suo bellissimo blog, poetico, raffinato, elegante, ma , soprattutto, scritto da una persona speciale.
Partecipo per i Macarons!

Auguri Vaty



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mercoledì 5 dicembre 2012

Pane e formaggio?

La voglia di fare il pane è qualcosa di irrefrenabile.

Vedo una ricetta e penso che non mi verrà mai così a casa, che il forno domestico non riuscirà a rendere un impasto bello cotto come i forni professionali, ecc.

Poi mi ritrovo un intero "speciale" de La Cucina Italiana dedicato al pane e allora mi sento sfidata e io alle sfide proprio non so resistere.

Armata di ciotola, farina, lievito e tempo ho eseguito tutti i passaggi con il risultato che potete vedere nelle foto.

L'unica nota da parte mia è sulla pezzatura, con l'impasto che si ottiene meglio realizzare baguettes più sottili, a me piacciono di più.


Baguette
( CI ottobre 2012)

Per  la biga:
  • 500 gr farina manitoba
  • 275 gr acqua
  • 5 gr lievito di birra fresco sbriciolato
Per le baguette
  • 250 gr farina manitoba
  • 125 gr acuqa
  • 8 gr lievito di birra fresco
  • 15 gr di sale

Impastare gli ingredienti della biga, fino ad avere un composto omogeneo, coprire con la pellicola e lasciar lievitare in frigo per 15-20 ore.


Raccogliere nella ciotola dell'impastatrice ( o della mdp) la biga lievitata, la farina e l'acqua, nella quale avrete sciolto il lievito.

Avviare l'impasto, unire il sale.

Dopo 5' di lavorazione sarà omogeneo, consistente, asciutto.


Lavoratelo a mano su un piano, tirandolo, raccogliendolo e girandolo ogni volta di 90°.

Infine mettetelo in una ciotola, copritelo con la pellicola e lasciatelo lievitare 1 ora.

Dividere l'impasto lievitato in 3 parti uguali ( io consiglio anche in 6, per avere baguette più sottili, altrimenti verranno dei filoncini più che delle baguette!).


Schiacciate l'impasto e allungatelo con il palmo ottenendo delle lingue di pasta non troppo sottili.

Arrotolatele e disponete i panetti su un vassoio.


Copriteli con la pellicola e lasciateli riposare per 15' circa.


Allungate quindi i panetti e appiattiteli fino a una lunghezza pari al lato lungo della teglia del forno che utilizzerete per la cottura.

Arrotolate le strisce in diagonale ottenendo 3 filoncini ( 6 se avete fatto 6 pezzi).
Disporli su un vassoio coperto con un telo infarinato, copriteli con la pellicola e lasciateli lievitare per 1 ora circa.

Trasferite delicatamente i filoncini su una teglia coperta con carta forno, incideteli con una lametta con tagli diagonali.

Infornare a 200° per 35' circa appoggiando sul fondo del forno una pirofila riempita di acqua.

Mangiare con un bel pezzo di formaggio! ;)




Con questa ricetta faccio i miei migliori auguri a Stefania, l'Araba più famosa del web, che continua a deliziarci con le sue ricette furbe ( non cambiare , per favore!!), con i suoi aneddotti sulla sua vita in un Paese completamente diverso dal nostro e , soprattutto, riesce sempre a passare da tante a lasciare un saluto, un commento, un segno della sua presenza, perchè l'Araba C'E' ed io sono felice che ci sia!!

Con questo post partecipo al giveaway de La banda dei broccoli




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