venerdì 28 settembre 2012

Cotolette e zucchine in carpione versione fingerfood e...uno scambio di ricetta!

Oggi propongo una ricetta che mi ha sempre stuzzicata per la presenza dell'aceto, perchè si prepara in anticipo e perchè si mangia fredda.

Sembra l'elenco ideale per un piatto estivo, difatti lo è.
Si, lo so che oramai preferiremmo brodi fumanti e piatti caldi, ma anche come stuzzicante antipasto è ottimo.

La preparazione  è un pò meno estiva se, come me, proprio non amate friggere .

Non è una ricetta dietetica, a meno che non ne facciate una versione fingerfood, come ho fatto io! :)
Così ho salvato linea e cena !

Il merito della ricetta è di Terry del blog Agrodolce, a cui sono stata abbinata da Cinzia per il suo gioco "Dai ci scambiamo una ricetta?", è sempre un ottima occasione per entrare nelle cucine degli altri e provare un piatto è una prova di fiducia, anche questa volta la prova è stata superata alla grande da una ricetta che vedo benissimo in un cesto da picnic per il ferragosto.

Riporto la ricetta di Terry esattamente come è , tra parentesi qualche mia piccola annotazione.


Cotolette e zucchine in carpione
  • 300g di fettine di maiale
  • 1 uovo
  • pane grattugiato q.b.
  • 500g di cipolle
  • 500g di zucchine
  • 4-5 cucchiai di aceto ( avrei aumentato l'aceto per un sapore più deciso)
  • olio evo
  • salvia
  • sale q.b.

PROCEDIMENTO:
Per prima cosa preparare le cotolette, passando le fettine di carne prima nell'uovo e poi nel pangrattato.
Tagliare le zucchine a fettine (io a rotelle) e friggerle in abbondante olio evo , salare e mettere ad asciugarle su carta assorbente.
In una padella antiaderente versare poco olio evo, cipolle tagliate a fettine e un abbondante bicchiere d'acqua, portare a cottura , salare e cinque minuti prima della fine aggiungere l'aceto e solo alla fine le foglie di salvia.
Friggere le cotolette, salarle.
Disporre quindi tutti gli ingredienti a strati aggiungendo alla fine tutto il liquido di cottura delle cipolle.
 Da servire possibilmente freddo (o al massimo tiepido); per un sapore più deciso servire il giorno successivo alla preparazione.

La mia presentazione fingerfood consiste nel tagliare la cotoletta in cubetti, alternandola, su spiedini piccoli, alle zucchine e cipolle.









Con questa ricetta partecipo al contest Strati su strati




Con questa ricetta partecipo al quarto sorteggio di "Dai ci scambiamo una ricetta?" di Cinzia











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mercoledì 26 settembre 2012

plumcake zucchine e fiori di zucca


Proprio gli ultimi fiori di zucca ricevuti...degna e gustosa fine anche per loro ^_^


Plumcake ai fiori di zucca

Ingredienti
  • 3 uova intere
  • 180 gr di farina
  • 1 bustina di lievito per torte salate
  • 300 gr di zucchine
  • 1 scalogno
  • burro
  • 10 fiori di zucca
  • 100 gr di emmental grattugiato
  • 50 gr di prosciutto cotto a dadini
  • sale
  • pepe
Rosolare le zucchine grattugiate in una padella con una noce di burro , lo scalogno a rondelle e qualche fiore di zucca ( precedentemente lavato e tamponato con della carta).

In una terrina sgusciare le uova, sbatterle e mescolarvi il formaggio grattugiato, unire la farina setacciata con il lievito. il sale, il pepe e per ultimo le zucchine e il prosciutto cotto.

Versare in uno stampo da plumcake foderato con carta forno oppure imburrato e infarinato.

Decorre la superficie con i rimanenti fiori di zucca.

Cuocere in forno ventilato a 180° per  20 minuti circa , fare sempre la prova stecchino.




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lunedì 24 settembre 2012

Torta di merluzzo con patate

Ad avere avuto un pò più di tempo a disposizione avrei stupito con effetti speciali.

Non che il tempo tra il 15 agosto e l'8 ottobre fosse poco, ma, si sa come vanno queste cose.

 Prima il post ferie, poi il caldo, poi la pioggia , poi l'inizio delle scuole poi...insomma volevo preparare una di quelle tante ricette tenute nel cassetto per provarle con calma, di quelle meravigliosamente interpretate e tali da strappare degli OHHHHH!! di stupore e ammirazione.

Mi sono, invece, ritrovata a sfogliare un libro a me molto caro, tutto contrassegnato da post-it colorati e con qualche ricetta già provata (qui e qui), allora ho deciso che ,pur nella sua semplicità , era sempre una ricetta tenuta nel cassetto di quelle da provare e allora eccomi qui, anzi eccola qui.

Mi piace pensare che la cucina dei grandi chef sia replicabile a casa, non sono una che và tanto in giro a mangiare in ristoranti pluristellati, ma apprezzo moltissimo le preparazioni che molti chef sanno regalarci, anche solo attraverso testi e foto.

Apprezzo ancora di più quelle ricette che, una volta provate,
primo: riescono ( che non è mai così scontato)
secondo: sono buone
terzo: piacciono anche al resto della famiglia ( e non solo a me che mangio cose strane, come dice mia figlia!).

Chi l'ha detto che anche la semplicità non possa fare la sua bella scena  ( o porca figura che dir si voglia!) ?

Questa  la mia ricetta tenuta nel cassetto tutta per Valeria e per il suo contest



Torta di merluzzo con patate ( e senza tartufo)
( da Terrine d'autore ricetta di Umberto Vezzoli)

(Per 4 porzioni)

  • 300 gr di filetto di merluzzo
  • 2 litri di latte
  • 100 gr di sedano
  • 1 foglia di alloro
  • 4 patate medie
  • 1/2 litro di olio d'oliva ( ne ho usato un pò di meno)
  • 100 gr di panna fresca
  • 300 gr di pancarrè
  • 1/2 litro di gelatina
  • sale
  • pepe
  • (100 gr di tartufo nero, che non ho messo)
Per la guarnizione
  • 4 uova
  • 4 crostoni di pane
  • 100 gr di concassè ( pomodori freschi tagliati a dadini)
  • 10 gr di erba cipollina
  • (5 gr di cerfoglio)
  • 5 gr di paprika dolce
Privare il merluzzo delle spine e pelle, tagliarlo a pezzi grossi e metterlo in una pentola capiente con il latte, il sedano, la foglia di alloro; cuocere per 10' da quando comincia a bollire.
Bollire anche le patate con la buccia, poi passarle in modo da ottenere una purea; raccogliere il composto in una bastardella, salare, pepare ( e unire il tartufo tritato) le patate e parte della gelatina preparata in precedenza , seguendo le istruzioni riportate sulla confezione.

Incorporare bene il tutto e lasciar riposare.

prendere uno stampo a tortiera e tagliare il pancarrè a strisce alte come i bordi dello stampo, poi grigliarle in modo che vi rimangano impresse delle strisce scure ( fate delle prove io ne ho bruciate diverse prima di riuscire a capire i tempi giusti!!).
Foderare i bordi dello stampo con il pane e riempirlo con il composto; pareggiare la superficie, cospargere con concassè, erba cipollina tritata e lucidare con la gelatina.
Mantenere in frigo per 4-5 ore.

Per la presentazione cuocere le uova in camicia, sformare la torta, tagliarla a fette e disporle nei piatti accostando un uovo appoggiato su un crostone di pane.
Guarnire con concassè, una spolverata di paprica,( un ciuffo di cerfoglio).Io ho aggiunto anche due cucunci ( frutti del cappero).
Servire così a temperatura ambiente.



Con questa ricetta partecipo al contest di Murzillo Saporito


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domenica 23 settembre 2012

Petto di pollo in fricassea...perchè non c'è mai tempo

Avevo "stipato" ( voce del verbo stipare: mettere da parte, conservare nello stipo) questa ricetta non appena approdata all'elenco delle ricette di Elena, la nuova The Recipe-tionist.
Mi era sembrata una di quelle preparazioni furbe per risolvere velocemente un pranzo o una cena.

L'occasione si è presentata , ahimè, fin troppo rapidamente.
Scuola elementare iniziata, scuola superiore riaperta, ma collocata nella zona opposta a quella in cui abito, mensa ancora chiusa.
Tutti gli elementi necessari per un esaurimento da stress assicurato e allora iniziamo il solito tran tran.
E due volte la settimana mi và bene che lavoro dalle 14, ma dalle 12,45 fino all'inizio del lavoro è un vero incubo.

Questa la sequenza degli avvenimenti:

  • 8,15 piccolo pronto, lo porta il papà
  • fino alle 9  cazz...ggio ,perdo tempo al pc
  • 9,30 inizio a tentare di fare qualcosa ( in pratica mi preparo per la palestra)
  • 10 palestra
  • 11,30 spesa
  • 12  sarà il caso di cucinare???....cucinare?...e che cucino???....Mamma mia è tardissimo, ho 20 minuti e poi di nuovo fuori a riprendere il piccolo e anche la grande....e adesso???
  • 12,10  ^_^  mille benedizioni ad Elena e alla sua ricetta
  • ...esco
  • 13,20 rientro, tutti a tavola
  • 13,30 uniche parole pronunciate dai figlioli: Mmmmmmmm!!! Buono!!
Naturalmente le foto al volo ci sono, ma non rendono merito ad un piatto ottimo...meglio di così, in due minuti non ce l'ho fatta!!

Questa la piacevole scoperta legata alla ricetta di Elena, veloce, appetitosa e apprezzatissima dai due studenti di casa! ;)


Petti di pollo in fricassea
Ricetta di Elena, riportata fedelmente

Ingredienti per 4 persone

  • 1 petto di pollo a fettine ( io ne ho fatto pezzi piuttosto piccoli)
  • 1 scalogno
  • 100ml vino bianco
  • 1 uovo intero
  • 1 limone spremuto
  • 1 cucchiaio di parmigiano grattugiato
  • olio evo
  • timo
  • sale
  •  pepe

Scaldare in una padella 2 cucchiai di olio evo, soffriggere lo scalogno affettato sottile.
Aggiungere la carne e rosolare a fuoco vivo da entrambi le parti, salare e sfumare con il vino bianco.
Dopo aver cosparso la carne con il timo, cuocere ancora una decina di minuti (il tempo dipende dallo spessore delle fettine).
Nel frattempo sgusciare l'uovo in una ciotola, aggiungere il succo del limone, il formaggio, aggiustare di sale e pepe e sbattere con una forchetta.
Quando la carne risulta cotta, inserire la crema a base di uova, mescolare delicatamente e continuare la cottura per qualche minuto.
Servire ben caldo.


Con questa ricetta partecipo al The Recipe-tionist per il mese di settembre



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venerdì 21 settembre 2012

Engadina nutcake

Il bello del mondo virtuale è anche quello di "viaggiare" con gli altri..
Con chi parla delle vacanze al mare e pubblica foto di spiagge candide e acque cristalline.
Con chi visita città d'arte con scorci bellissimi, monumenti da ammirare e personaggi originali.

Con chi ha decantato le meraviglie della campagna,con chi racconta paesi all'estero.

E anche con chi ha spalancato le finestre su un angolo di paradiso: l'Engadina, sia per i paesaggi che per la bellezza di una residenza storica, elegante e lussuosa come il Grand Hotel Kronenhof.

Dopo aver sognato tra foto di bagni turchi, suite principesche, tavole apparecchiate  e sale relax arriva l'ultima goccia...la Engadine Nutcake, che viene mostrata in tutta la sua bellezza e di cui Benedetta riesce a farsi dare la ricetta  ed ecco la sfida : riproporre la torta originale o modificata ( perchè proprio non si riesce ad essere fedeli all'originale!).

E allora mi sono messa all'opera, ho voluto provare una torta che mi sembrava poco vicina ai miei gusti, ma, si sa, non resisto alle sfide...e ho fatto benissimo.

Ho scoperto una frolla eccezionale, sul ripieno ho capitolato: è SUBLIME!

Conclusione: la torta che ho preparato l'ho portata al lavoro, è stata divorata e apprezzata, qualcuno mi ha anche chiesto la ricetta ( ^_^) e io ho conosciuto un nuovo dolce che non dimenticherò tanto facilmente, anzi, visto che per il momento la vacanza in paradiso, suggerita da Benedetta, per me è quasi impossibile, mi consolo degnamente con una torta che sa avvolgere e coccolare come una coperta calda in una giornata piovosa.



Engandine Nutcake
( per una teglia da 26-28 cm)

Per l'impasto

  • 200 gr di burro
  • 120 gr di zucchero
  • 1 uovo
  • un pò di succo di limone
  • 1 pizzico di sale
  • la punta di un coltello di semini di vaniglia
  • 280 gr farina 00
Lavorare il burro, lo zucchero, il sale , il succo di limone e i semini di vaniglia, fino ad ottenere un composto omogeneo.Aggiungere l'uovo e farlo amalgamare.
Unire la farina fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Avvolgere l'impasto in una pellicola e far raffreddare in frigo per circa 30 minuti.

Per il ripieno ( queste le mie modifiche)
  • 60 gr di miele
  • 240 gr di zucchero
  • 300 gr di panna fresca
  • 100 gr albicocche secche a pezzetti
  • 100 gr mirtilli essiccati
  • 150 gr nocciole sgusciate, tostate in padella
Mescolare zucchero e miele e caramellare la massa sul fuoco basso.
Deglassare la massa caramellata con la panna fatta scaldare sul fuoco ( per evitare schizzi bollenti), mescolare fino a quando i grumi di zucchero non saranno sciolti.
Aggiungere i
la frutta essiccata e le nocciole tritate grossolanamente.
Far cuocere per altri 5'.
Lasciar raffreddare a temperatura ambiente.
( L'ho preparato la sera e utilizzato la mattina):


Stendere l'impasto allo spessore di 4 mm e metterlo sul fondo di una teglia a cerniera imburrata.
Modellare un bordo di altezza 3 cm e mettere nel freezer per circa un'ora. ( io in effetti l'ho preparato la sera precedente e farcito il giorno dopo).
Prendere il guscio, versare il ripieno fino quasi al bordo.
Coprire con la pasta avanzata stesa allo spessore di 4 mm , adagiarla come un coperchio superiore.
Premere la pasta sui bordi per sigillare bene.

Fare dei fori ( io ho utilizzato una cannuccia), decorare con la pasta rimanente secondo i propri gusti, oppure utilizzare i rebbi di una forchetta per bucherellare la parte superiore.

Cuocere in forno caldo a 180° per 35'.





Con questa ricetta partecipo al contest di Benedetta




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mercoledì 19 settembre 2012

Vitello tonnato brasato

Per alcuni fa molto anni '80.

Per altri non "rifà faccia" ( espressione abruzzese per dire che non fa fare bella figura).

Io ne ho un ottimo ricordo per quelle tre, quattro volte che l'ho mangiato.

Ad agosto fa caldo, a Ferragosto di più e io non avevo nessuna intenzione di accendere forno, fuochi e barbecue ( che fa figo scrivere, ma in realtà non posseggo)...meglio giocare d'anticipo e dover aprire solo il frigo.
Certo adesso che il caldo è lontano quasi non viene la voglia di provarla, ma oramai l'ho fatta e non me la tengo in memoria fino alla prossima estate, quindi beccatevela così com'è!

Non è la solita ricetta, quella tradizionale riportata dall'Artusi, per questo l'ho provata .

I miei ospiti l'hanno apprezzata molto.



Vitello tonnato brasato
(Sale e Pepe luglio 2009)

per 4 persone
  • 800 gr di magatello di vitello
  • 120 gr di tonno in scatola sott'olio
  • 2 dl di aceto di vino bianco
  • una cipolla bionda
  • 2-3 chiodi di garofano
  • qualche grano di pepe bianco
  • 2 foglie di alloro
  • qualche seme di finocchio
  • 2 bacche di ginepro
  • 8 filetti di acciuga sott'olio
  • farina
  • 4 uova
  • un cucchiaio di capperi sotto sale
  • erba cipollina
  • 30 gr di burro
  • sale
Mettete il magatello in una pirofila con l'aceto, 2 dl di acqua, la cipolla a spicchi, le spezie, l'alloro e fate marinare per 10 ore in frigo.
Sgusciate le uova, separando i tuorli dagli albumi, versarli in acqua bollente per 5/6 minuti, fino a che non saranno rappresi ( in questo modo evito di buttare gli albumi rassodati, tenendoli invece da parte per altre preparazioni).
Raffreddatele.

Scolare la carne dalla marinata, infarinarla e rosolarla in una casseruola con il burro spumeggiante.
Unire i filetti di acciuga, stemperarli e versare la marinata filtrata.
Salare appena , cuocere la carne per un'ora, scolarla e lasciarla raffreddare.

Frullare il fondo di cottura con il tonno, i capperi dissalati e i tuorli sodi.
Affettare la carne, napparla con la salsa e rifinire con l'erba cipollina tagliuzzata.




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lunedì 17 settembre 2012

Casciatielle alla molisana per la Cucina Regionale!

Ed eccomi qui pronta per una nuova avventura.

Con tutto l'orgoglio di una molisana fuori regione di cui sono capace.

Grazie a Tina, che si è ricordata delle mie origini, mi sono trovata coinvolta in un progetto che ha ricreato l'unità d'Italia attraverso le sue regioni.

Tutto merito di Babi e di Renata, ideatrici del progetto, ma anche delle altre partecipanti  a cui , da questo mese, mi sono unita anche io!

Oggi si parlerà di Ripieni , questo l'elenco delle ricette proposte per ogni regione.


Da molisana doc vi ripropongo una ricetta, passata un pò in sordina: erano gli albori del mio blog e non so quanti si siano spinti così indietro fino ad arrivare a questa ricetta.

E' un rustico tipico del periodo pasquale, ma talmente buono che non dispiacerà a nessuno mangiarlo anche fuori tempo! ;)

Casciatielle
( Ricetta tradizionale della mia famiglia)

Per la pasta:
  • 750 gr farina 00
  • 4 / 5 uova intere
  • un bicchiere di olio circa 200 ml o 300 gr di sugna ( strutto)
  • vino bianco secco   200 ml
  • sale
Per il ripieno:
  • 250 gr formaggio di mucca grattugiato
  • 200 gr pecorino nostrano grattugiato
  • 200 gr rigatino grattugiato
  • 7/8 uova
  • sale
  • prezzemolo
  • pepe
Versate sulla spianatoia la farina e, nella fontana, battete le uova con un pizzico di sale; unite la sugna ammorbidita a temperatura ambiente, il vino ed impastare raccogliendo la farina.

Lavorate il composto fino a renderlo omogeneo e liscio quindi avvolgetelo in un tovagliolo pulito e fatelo riposare.

Intanto preparate il ripieno che non deve essere liquido: in un'insalatiera battete le uova con il formaggio, evitando di far formare grumi, aggiungere un pizzico di sale ( non eccedete i formaggi sono già saporiti), una spolverata di pepe,il prezzemolo tritato ed amalgamate bene.

Stendere la pasta con il matterella sulla spianatoia infarinata, in una sfoglia non troppo sottile; ricavate dei dischi non troppo grandi, disporre al centro un'abbondante cucchiaiata di ripieno, ripiegarli su sè stessi e chiuderli pizzicandoli con la punta delle dita.

Quando saranno pronti, pennellarli con l'uovo battuto, punzecchiarli con la punta delle forbici e disporre su carta forno.

Cuocere  a 170° per circa 30'.

"U casciatielle" è un grande rustico promaverile, molisanissimo nonostante la moderna contaminazione di formaggi non indigeni che ne arricchiscono e ne plasmano il sapore.
Uova, formaggio "abdicato" ( appena appassito, come dicono a Castropignano) e fuoco costante ne sono le componenti strutturali: "u casciatielle", dunque, nasce dal cuore della primavera e rappresenta una specie di dono di restituzione di ingredienti fondamentali per la cucina molisana.
Se ne fanno infinite varietà, modulate su tutta la gamma del sapore del formaggio, dal piccante al salato, dal saporito all'agrodolce.E' immancabile nella "crianza" di Pasqua: una Pasqua senza "casciatielle" è come un Natale senza capitone.
da La Cucina Molisana - Lombardi-Mastropaolo vol.II







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sabato 15 settembre 2012

Gnocchetti alla sorrentina

Cosa c'è di meglio in questo periodo di un piatto che profuma di pomodori e basilico??....
E se ci aggiungo anche la mozzarella di bufala, non si può desiderare di più!

Sapore,velocità e colore, anzi tricolore!!
Lo spunto è stato di Elena la Recipe-tionist del mese di settembre


Gnocchetti alla sorrentina
  • gnocchetti ( per chi è volenterosa anche fatti a mano...
          i miei comprati ^___^ )
  • pomodori freschi ( preferibilmente San Marzano)
  • basilico fresco
  • aglio ( Elena utilizza lo scalogno)
  • mozzarella di bufala
  • parmigiano grattugiato
  • olio evo
  • sale

    Lavare i pomodori,  tuffarli pochi secondi nell'acqua bollente.
    Scolare, rimuovere la pelle e tenere da parte.

    Versare l'olio in una padella, unire l'aglio in camicia e lasciare rosolare brevemente, aggiungere i pomodori e far cuocere, quasi al termine spezzettare il basilico con le mani e unire. Aggiustare di sale.

    Cuocere gli gnocchetti, scolarli e versare nel condimento, unendo la mozzarella di bufala tagliata a dadini, il parmigiano, mescolare un attimo e impiattare .
    (Elena consiglia di versare in una pirofila e passare in forno per 5'-8' alla funzione grill).
    Io ho risparmiato qualche minuto servendo direttamente gli gnocchetti, non sempre le creature fameliche che popolano casa mia hanno la pazienza di attendere!!! ;)




    Con questa ricetta partecipo al The Recipe-tionist per il mese di settembre





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    giovedì 13 settembre 2012

    La torta pasqualina , una torta salata alla zucca e una decorata alle melanzane

    Mai fatta la vera pasqualina.

    Ho sempre creduto che quella vera fosse semplicemente pasta sfoglia, ricotta, spinaci , uova e parmigiano.

    Quanto mi sbagliavo e cosa mi perdevo.

    Per prima cosa un elogio all'impasto che avvolge il ripieno.

    Delle sottili sfoglie di una pasta leggerissima e profumata di vino, semplice da fare, economica, non grassa e facile da stendere, anche con i pugni, anzi con le nocche.

    Credevo che mi sarei trovata di nuovo fuori concorso per la mia incapacità a tirare con il mattarello, ma stavolta l'ho spuntata io, questa pasta è di tutt'altra natura! ;)

    Ma partiamo con ordine, si tratta della sfida  di settembre dell'MTC che , questo mese, ci propone una ricetta della tradizione ancora più delle precedenti: la torta pasqualina.

    Per tutte le notizie storiche vi rimando da loro.

    Per la ricetta della sfida , invece, passate da Vittoria.

    Prima di cominciare ad inventare e stravolgere ho DOVUTO provare quella originale , Vittoria  ci ha proposto due versioni , io ho scelto quella più vicina  alle torte salate che di solito preparo.

    E' stato un crescendo di piacevoli sorprese:
    • la pasta : morbida, facile da stendere, dopo un pò di pratica sono riuscita anche a non creare una sfoglia modello gruviera, ho trovato un sistema "mio" per  allargare la pasta senza bucarla ( in pratica la facevo pendere dalla tavola di legno e la allargavo piano piano con le mani!)
    • la bieta: non l'ho mai presa in considerazione seriamente, l'ho sempre ritenuta una verdura di serie B, la cugina brutta degli spinaci e invece... la cottura direttamente in padella, senza farla prima sbollentare, ha concentrato il sapore e mi ha fatto scoprire che la bieta un sapore ce l'ha!!
    • la prescinseua: formaggio di cui non conoscevo neanche l'esistenza, ovviamente introvabile dalle mie parti , ma replicabile unendo dello yogurt greco alla ricotta ( o almeno per avvicinarsi all'originale)
    Conclusione
    Anche questo mese, grazie all'MTC mi sono appropriata di una ricetta  tradizionale  che mai avrei fatto secondo i crismi!!

    Conclusione 2
    Ovviamente dopo la tradizione, la sperimentazione...la seconda torta salata che ho provato e la terza, utilizzano il metodo delle 5 sfoglie, ma il contenuto l'ho completamente stravolto...non ho trovato ricette della tradizione simili delle mie parti e sono andata di fantasia!




    La torta pasqualina (di Vitto) di nonna Ibidi

    Pasta:
    •  300 gr di farina “0” (meglio manitoba regge meglio quando si tira sottile)
    • sale
    • 30 gr di olio,
    • 75 ml di vino bianco secco
    • 75 ml di acqua


    Impastare tutti gli ingredienti creando una fossetta nella farina e versando i liquidi.

    Lavorare fino ad avere un composto morbido, ma non appiccicoso.

    Dividere in 5 palline e fare riposare coperta almeno 1 ora, meglio 2.


    Per il ripieno:

    •  1,2 kg di bietole,pulirle utilizzando solo le foglie
    • olio evo
    • cipolla
    • maggiorana
    •  50 gr parmigiano grattugiato
    • 2 uova
    • sale
    • pepe
    Per la  prescinseua
    • 200 gr ricotta
    • 50 gr yogurt greco

    Tagliate la bieta a striscette e saltatele in padella con olio e.v.o. maggiorana e cipolla tritata. Deve asciugarsi bene l’umidità.Aggiustare di sale. Lasciare raffreddare.

    Stendete una pallina in una sfoglia sottile e foderate il fondo e le pareti di una teglia tonda (diametro 22-24) unta d’olio facendola un poco debordare (ungete anche il bordo della teglia altrimenti la pasta si strapperà quando dovrete arrotolarla) Ungete la pasta di olio con il pennello, stendete la seconda sfoglia.
    Mescolare le biete, cotte e tritate con il coltello, alla ricotta precedentemente mescolata con lo yogurt greco, unire il parmigiano, le uova,un bel pizzico di maggiorana, sale e pepe e versare nel guscio.
    Stendere un'altra sfoglia e adagiarla sul ripieno.
    Spennellare con olio evo.

    Stendere la quarta sfoglia  e posizionarla sulla precedente, avendo cura di inserire una piccola cannuccia  per poter poi insufflare dell'aria all'interno. Pennellare di olio.
    Stendere l'ultima sfoglia, spennellarla d'olio.
    Rifilare i bordi ( se in eccesso) ripiegarli verso l'interno tranne che nel punti in cui è infilata la cannuccia.
    A questo punto soffiare l'aria tra le sfoglie, si gonfieranno notevolemente.
    Rimuovere rapidamente la cannuccia, sigillando il punto.
    Cuocere in forno caldo a 180° per 45'-50'.
    Una volta sfornata pennellare ancora con dell'olio.





    Torta salata alla zucca, patate e mozzarella affumicata

    Per la pasta vedere sopra

    Per il ripieno
    • 1 kg di zucca
    • 2 patate medie
    • 1 cipolla
    • olio evo
    • rosmarino
    • 250 gr ricotta
    • 50 gr parmigiano
    • 50 gr mozzarella affumicata
    • 2 uova
    Pulire la zucca, tagliarla a tocchetti.
    In una padella versare l'olio, la cipolla tritata, lasciare ammorbidire, unire la zucca , il sale e lasciar cuocere, mescolando.Unire del rosmarino spezzettato.
    Se dovesse ritirarsi troppo aggiungere  un bicchiere di acqua.
    Lasciar cuocere fino a quando non sarà morbida.
    Lasciar raffreddare.

    Lessare le patate. Lasciar raffreddare e tagliarle a fette sottili.

    Stendere una pallina di impasto in una sfoglia sottile, spennellare d'olio una teglia rotonda e adagiarvi la sfoglia.
    Spennellare d'olio.
    Tirare una seconda sfoglia e posizionare sulla precedente.


    Fare uno starto di patate lesse, aggiungere del rosmarino fresco tritato, delle fettine di mozzarella affumicata e un pò di sale.

    Mescolare la ricotta con le uova e il parmigiano, aggiustare di sale , unire la zucca.

    Versare sulle patate.

    Tirare una sfoglia e coprire il ripieno, spennellare d'olio.

    Tirare la quarta sfoglia , posizionare la cannuccia e disporre sulla sfoglia precedente. Spennellare d'olio.

    Tirare l'ultima sfoglia, eliminare la pasta in eccesso, spennellare d'olio, creare un cordolo, insufflare l'aria e rimuovere rapidamente la cannuccia sigillando il foro.

    Cuocere in forno caldo a 180° per 45'-50'.





    gnamm!
    

     Con questa ricetta partecipo al contest Strati su strati

     

    Torta salata alle melanzane grigliate



    Per la pasta vedere sopra

    Per il ripieno
    • melanzane grigliate
    • 200 gr formaggio spalmabile
    • 100 gr yogurt greco
    • 1 uovo
    • 50 gr parmigiano reggiano
    • basilico fresco
    • olio
    • sale
    • mozzarella a dadini
    Stendere una pallina di impasto in una sfoglia sottile, spennellare d'olio una teglia rotonda e adagiarvi la sfoglia.
    Spennellare d'olio la sfoglia.
    Tirare una seconda sfoglia e posizionare sulla precedente.

    Adagiare le melanzane grigliate tagliate a strisce, fino a coprire completamente il fondo,salare.
     Posizionare i dadini di mozzarella accuratamente sgocciolati.

    Mescolare il formaggio spalmabile con lo yogurt, il parmigiano, sale, e l'uovo. Unire le melanzane tagliate a pezzetti, il basilico spezzettato con le mani.
    Versare nel guscio.
    Coprire con le altre sfoglie, spennellando ogni sfoglia con l'olio prima di adagiare la successiva.
    Posizionare una cannuccia tra la terza sfoglia e le ultime due.

    Sigillare il bordo, eliminando le sfoglie in eccesso, insufflare l'aria e chiudere rapidamente il guscio , non appena rimossa la cannuccia.

    Volendo decorare con piccoli fiori fatti con la sfoglia eccedente.

    Cuocere a 180° per 40'-50'.


    Note: l'impasto è di semplice esecuzione ed ottima resa, davvero ideale per le torte salate, da oggi in poi bandita la sfoglia da casa mia!!
    Si conserva in frigo in un sacchetto di nylon anche per due giorni ( di più non ho osato!).
    Mi era avanzata una pallina microscopica, l'ho tirata sottilissima e l'ho cotta in forno a 180° per 7/8 minuti, ho ottenuto una gradevole sfoglia croccante, quasi come un pane carasau, ma un pò più gustosa. Perfetta per  accompagnare salse e salumi.  ^_^







    Con questa ricetta partecipo all'MTChallenge di settembre





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