sabato 30 aprile 2011

Antipasto di boccioli di tarassaco sott’olio

Sempre andando per fiori ho raccolto questi bocciolini, che richiedono sia occhio che pazienza, però ne vale la pena.
Il retrogusto sempre un pò amaro del tarassaco è smorzato dall'aceto e dagli aromi, che ne fanno un antipasto stuzzicante ed insolito.


Boccioli di tarassaco sott’olio


I capolini di tarassaco si conservano come i capperi, sott’aceto o sotto sale, oppure possono diventare un antipasto sott’olio.
In acqua e aceto in parti uguali si scotta una manciata di boccioli per 3'.
Scolarli e farli asciugare su un canovaccio, disporli in un vasetto di vetro, alternati con lamelle di aglio e origano, coprire con olio EVO.



Con questa ricetta partecipo alla raccolta di PaneePomodoro




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venerdì 29 aprile 2011

Fegato al finocchietto e arancia

Chissà perchè il fegato piace così poco...io apprezzo molto frattaglie e cose simili, come mi disse una volta un cugino lontano "ho dei gusti un pò equivoci" solo nel cibo, sia chiaro eh!!!

Siccome non tutti i mali vengono per nuocere, un abbassamento del ferro mi ha obbligata ad un'alimentazione...marziale.
E allora perchè non approfittarne per provare qualcosa di diverso?
Il fegato ai ferri...OK
quello alla veneziana...ce l'ho,
e allora inventiamo ^____^

Fegato al finocchietto e arancia



  • Fegato di vitello a fette
  • Arancia bio buccia
  • Aglio rosso
  • Finocchietto selvatico
  • vino rosso
  • olio,sale


Mettere il fegato in una ciotola , versarvi il vino, la buccia di arancia tagliata senza la parte bianca, aglio a fette, finocchietto.

Lasciar marinare per un paio di ore.

Riscaldare un cucchiaio di olio in una padella, versarvi le fette di fegato, e bagnare con la marinata, cuocere brevemente, aggiustare di sale.

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giovedì 28 aprile 2011

pasta alla Parisse

Quando la grande era piccola, la portavo ( singolare perchè il maritino d'estate, d'inverno e durante tutte le feste comandate lavora...domeniche incluse!!!) al mare in un piccolo albergo sulla costa abruzzese gestito dalla famiglia Parisse, appunto.

Era uno di quei posti a conduzione familiare in cui ti sentivi accolta, ma soprattutto coccolata...tutto ciò che si poteva desiderare, piscina e spiaggia privata inclusa,lo si trovava, ma quello che superava ogni aspettativa era la cucina...al Parisse si mangiava, tanto e bene.
Ogni vacanza prendevo 2 chili!!!

Oggi l'albergo ( purtroppo!!) non esiste più, neanche fisicamente, ma a casa mia ogni tanto viene richiesta la pasta alla Parisse, è semplice, veloce e gustosa!

Pasta alla Parisse


  • Cipolla
  • pomodorini (o salsa di pomodoro)
  • rosmarino fresco
  • formaggio cremoso
  • olio,sale
In una padella versare l'olio, la cipolla tritata , i pomodori tagliati in 4 e un rametto di rosmarino fresco sgranato.

 Far cuocere lentamente, a cottura ultimata unire 2 cucchiai di formaggio cremoso , aggiustare di sale , eventualmente aggiungere un pò di acqua di cottura della pasta.

Cuocere la pasta, scolarla e versarla nella padella del condimento, mantecare con del parmigiano e un altro pò di acqua di cottura.

Con questa ricetta partecipo al contest di Mamma Papera's Blog
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mercoledì 27 aprile 2011

Torta alla crema di limone e fragola a strati

E' una delle mie prime torte a strati, la preparazione mi ha dato notevoli soddisfazioni, la decorazione finale un pò meno : )
Il sapore ha soddisfatto completamente il mio gusto.



Torta alla crema di limone e fragola

Per il pan di spagna
  • 6 uova
  • 200 gr maizena
  • 300 gr farina
  • 1 bustina lievito per dolci
  • 12 cucchiai di acqua
Lavorare i tuorli con lo zucchero, unire le farine setacciate e il lievito, l'acqua e in ultimo gli albumi montati a neve.
Versare in tre stampi di grandezze diverse, il più piccolo con un buco al centro.

Cuocere in forno caldo a 180° per 40'/50'.

Crema al limone
  • 750 ml latte
  • 150 gr zucchero
  • 80 gr farina
  • 5 tuorli
  • vaniglia 1 bacca
  • scorza di limone bio grattugiata
  • limoncello
  • 100 gr panna
Preparare la crema mescolando lo zucchero con i tuorli e la farina, aggiungere la bacca di vaniglia e il latte.
Unire le scorze di limone e cuocere fin a far addensare.

Togliere la scorza di limone e aggiungere un bicchierino di limoncello.

Montare la panna e unire alla crema.

Crema alla fragola
  • composta di fragole (o marmellata)
  • panna gr 150
Montare la panna e unire la composta di fragole secondo il gusto personale.

Fare uno sciroppo con 200 ml di acqua , 100 gr zucchero, porre sul fuoco e far sciogliere bene poi aggiungere 2 bicchierini di limoncello.

Bagnare abbondantemente i pan di spagna divisi a metà, farcire il primo con la crema al limone, il secondo con la crema alla fragola e sovrapporre al primo, sovrapporre l'ultimo, bagnare con abbondante sciroppo.

Per la finitura
  • panna fresca 250 ml
  • zucchero a velo
  • colori alimentari
Montare la panna , unire lo zucchero secondo il proprio gusto, dividere in tante ciotole quanti sono i colori da utilizzare.

Decorare la torta, riempire il buco del primo pan di spagna con la panna.






Con questa ricetta partecipo al contest Strati su strati


Con questa ricetta partecipo al contest di Crema e panna




Con questa ricetta partecipo al contest di dolcettidalmondo

E al contest di gattoghiotto

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lunedì 25 aprile 2011

bignè rustico alla stracciata e gamberi

Il mio papà ha compiuto 70 anni e per festeggiarlo degnamente siamo andati in un ristorante dove abbiamo goduto della compagnia, del servizio e della buona cucina...il menù a base di pesce mi ha dato degli ottimi spunti...questo era un di quelli:


Bignè rustico  con stracciata e gamberi

  • Stracciata
  • Gamberi
  • Olio
  • Brandy
  • Sale

Per i bignè salati:
( dose per 50 bignè piccoli)
  • 150 gr farina MANITOBA + quella per infarinare
  • 120 gr burro
  • 5 uova
  • un pizzico di sale
  • 350 gr di acqua
Versate l'acqua in una casseruola, unire il sale, poi il burro, mettere sul fuoco, portare l'acqua a bollore e mescolare di tanto in tanto.
Levate dal fuoco e unire all'acqua la farina, facendola cadere da un setaccino, mescolando rapidamente  per evitare che si formino grumi.
Rimettere la casseruola su fuoco basso finchè l'impasto si staccherà dalle pareti del recipiente e dal cucchiaio.
Inoltre il composto dovrà leggermente sfrigolare e sulle pareti della casseruola si dovrà formare una leggera patina bianca.

Togliete dal fuoco e fate raffreddare, poi incorporare il primo uovo e amalgamare con cura ,unire le altre uova  (potrebbero bastarne 4 se grandi) sempre uno alla volta  facendolo incorporare bene prima di unire il successivo.
Alla fine si avrà una pasta liscia e vellutata che cade a nastro dal cucchiaio.
Mettere in una sac a poche e fare dei bignè della grandezza desiderata direttamente sulla carta forno.


Cuocere in forno caldo a 200° per circa 20'.
Dovranno risultare gonfi , dorati e leggeri.
Per controllare che siano cotti al punto giusto toglierne uno dal forno e controllare l'interno, dovrà essere asciutto e rappreso, nel caso prolungare ancora la cottura coprendo con un foglio di alluminio.

Una volta freddi aprirli a metà, farcire con abbondante stracciata.
Nel frattempo pulire i gamberi,

lessarli in acqua per pochi minuti, privarli del carapace e metterli in una pentola con un pò di olio EVO, far rosolare e spruzzare con del brandy, farlo sfumare,

salare e posizionare sulla stracciata due gamberi, chiudere leggermente e servire subito.

Con questa ricetta partecipo al contest di  Molino Chiavazza
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venerdì 22 aprile 2011

pasqua


Auguri di cuore a chiunque passi di qui
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giovedì 21 aprile 2011

Involtini di mazzancolle e pancetta affumicata

Ai ragazzi di solito non piace il pesce.

 I miei figli non fanno eccezione, però qualche tempo fa la grande mi chiese espressamente di cucinarle questa ricetta, sentita non so dove e riportata sommariamente a me.

Così ho improvvisato questo piatto, e visto che l’esperimento è non solo riuscito , ma anche piaciuto glielo ripropongo abbastanza spesso.

 Involtini di mazzancolle e pancetta affumicata


Per 4 persone
  • Mazzancolle pulite 500 gr
  • Pancetta tesa affumicata 200gr a fette sottili
  • Pomodorini 500gr
  • Brandy una spruzzata
  • Olio EVO
  • Sale
  • Basilico fresco q.b.

Lessare in acqua le mazzancolle, scolarle.
Preparare gli involtini mettendo su ogni fatta di pancetta 2-3 mazzancolle arrotolare e chiudere con uno stuzzicadenti.
Tagliare i pomodorini in 4 parti.

In una padella versare l’olio far riscaldare e unire i pomodorini lavati e tagliati .
Unire il basilico spezzato con le mani, e far cuocere per 15’ circa, aggiustare di sale.

 Adagiare nella padella con i pomodorini ( che nel frattempo si saranno adeguatamente ristretti) gli involtini di pancetta e mazzancolle e far cuocere a fuoco vivace , spruzzare con il brandy.
 Lasciarlo evaporare e servire.


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martedì 19 aprile 2011

pastiera scomposta

Inutile dire che Il Dolce di Pasqua a casa dei miei è la pastiera napoletana, eh si!
Nonostante non siano di origini campane nè il mio papà, nè la mia mamma, il dolce principe è proprio lei : la pastiera.
Fatta come tradizione comanda ( e Talismano della felicità descrive...prima o poi me lo farò lasciare in eredità della mia mamma!)
  • Grano rigorosamente bollito nel latte con buccia di limone
  • Ricotta sgocciolata
  • Aroma di fiori d'arancio (e se non c'è questo non sa di pastiera)
  • Cannella
e tutto il resto come riportato dalla ricetta...ebbene quest'anno presa dall'entusiasmo per il blog ho voluto dar fondo ai miei neuroni e CREARE, o almeno provarci.

...poi mi è venuto un dubbio, possibile che nessuno ha mai pensato, nell'universo di internet ,di fare una pastiera scomposta??
L'ho cercata e l'ho anche trovata:- se dico che è come la mia, ma non ho copiato qualcuno mi crede vero??
Comunque questa è la mia versione, di cui sono molto orgogliosa , se qualcuno vuole cercare le altre versioni faccia pure!

Essendo un esperimento e avendone fatto una quantità limitata, le foto sono al limite dell'inguardabile, ma posso garantire sul gusto...praticamente l'ho mangiata tutta io...si capisce chi è la golosa di casa?


Pastiera scomposta


per 6 bicchierini

  • grano in scatola 6 cucchiai
  • ricotta vaccina 125 gr
  • latte 500 gr
  • 2 tuorli
  • un albume
  • zucchero
  • cannella
  • aroma di fiori d'arancio

Per la frolla  (dimezzare tranquillamente le dosi)
  • 350 gr farina 0
  • 2 tuorli + 1 uovo intero
  • 150 gr zucchero a velo
  • buccia grattugiata di un limone bio
  • 125 gr burro


Impastare tutti gli ingredienti, tirare una sfoglia abbastanza sottile e ritagliare delle striscette come quelle della crostata.
Mettere a cuocere a180° per 15-20'.

Cuocere il grano seguendo le istruzioni sulla confezione ( bollire in acqua per 8')
poi versare in una pentola alta con il latte, un pizzico di cannella e la buccia di limone, senza la parte bianca, e 3 cucchiai da minestra di zucchero, far cuocere per almeno 10' o fino a quando non sarà molto tenero.
Scolare dal latte e lasciare raffreddare.

Posizionare una pentola con dell'acqua sul fuoco, far riscaldare, poggiarvi sopra una ciotola in cui sgusciare i 2 tuorli, aggingere 4 cucchiai di zucchero e lavorare con delle fruste fino a quando non si avrà un composto bianco e spumoso (mentre l'acqua sottostante continua a sobbollire).
In una ciotola lavorare la ricotta passandola al setaccio, aggiungere un pizzico di cannella,unire lo zabaione e l'essenza di fiori d'arancio ( poche gocce).
Montare a neve l'albume e aggiungere 3 cucchiai alla crema di ricotta.

Comporre i bicchierini:
versare sul fondo un cucchiaino di crema, posizionare un cucchiaino di grano, un altro cucchiaio di crema, un pò di frolla sbriciolata in pezzetti non piccolissimi, terminare con uno strato di crema.
Terminare con due striscette di frolla.



con questa ricetta partecipo al contest di Il Goloso Mondo di Minù

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lunedì 18 aprile 2011

Casciatelli alla molisana

Ricetta di Pasqua che di più non si può.

Direttamente dal pugno di nonno Gino la ricetta tradizionale dei rustici che si preparano a Pasqua a casa dei miei, nel Molise.

I Casciatelli



Gli ingredienti
Il ripieno

                                                 
                                           La ricetta













Prima di infornare
Pronti per essere mangiati

PS Io ho omesso il prezzemolo, i miei li preferiscono senza.

invio questa ricetta a Laura per la sua raccolta



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sabato 16 aprile 2011

assiotea

ASSIOTEA   di  Adriano Petta

Fliunte, Ellade, 350 a.C. – Un misterioso assassino uccide per impossessarsi di un antico codice. forse nel Grande Ordinamento di Leucippo si nasconde un terribile segreto. E mentre nelle miniere d’oro della Tracia gli schiavi rinvengono statuette dal bel volto di fanciulla che elevano a simbolo di libertà, nell’Accademia platonica di Atene, l’astronomo Eudosso di Cnido con quelle statuine sta costruendo una strana mappa. Assiotea, inconsapevole eroina, si ritrova al centro di un intrico che farà di lei la prima donna ammessa all’Accademia. Aiutata da personaggi eccezionali come Iperide, Diogene e Focione e avversata da giganti come Aristotele e Platone, lotta per far abolire la schiavitù e mutare la disumana condizione della donna, e nello stesso tempo per svelare il mistero delle statuine e dell’antico codice di Leucippo. Ma un implacabile Guardiano vigila affinché il segreto non venga svelato, uccidendo chiunque si avvicini troppo all’arcano della casa del cielo.

Ne consiglio la lettura perché : "Da sempre la storia l'hanno fatta, scritta e raccontata gli uomini. La stessa mano che ha retto la spada, ha usato anche il calamo: Re, faraoni, condottieri, arconti, strateghi, filosofi, attori, sacerdoti, cittadini liberi, meteci e anche schiavi, intenti a pensare, programmare, fare solo e soltanto guerre... I libri li scrivono gli uomini, perché sono gli uomini a fare la storia. Noi donne non contiamo niente nel cammino umano. Se non fosse che solo noi possiamo fare i figli, l'uomo ci avrebbe già eliminate".
Assiotea si ribella a questa visione maschilista del mondo per rivendicare alle donne pari dignità e un ruolo attivo nella storia. Poco importa se Assiotea è un personaggio storico o letterario,il libro si legge piacevolmente e fino all’ultima pagina ci coinvolge e ci fa condividere la rabbia di Assiotea.
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giovedì 14 aprile 2011

gnocchi di semolino alla salsa mornay allo zafferano per MT challenge di aprile

Eccomi qui, in meno di un mese riesco a partecipare per ben 2 volte all'MT challenge.
Questo mese la ricetta proposta è quella degli gnocchi di semolino secondo la versione di arabafeliceincucina.
La mia versione rispecchia fedelmente la ricetta data per quanto riguarda gli gnocchi, mentre se ne discosta un pò per il condimento.
Ho pensato di utilizzare una salsa Mornay ( che poi è una besciamella arricchita) a cui ho ulteriormente aggiunto dello zafferano.
Il risultato è stato ottimo, li ha mangiati anche la buongustaia di casa ( leggi figlia).



GNOCCHI DI SEMOLINO ( per 6 porzioni circa)


un litro di latte
250 g di semolino
2 tuorli
20 g di burro
sale, noce moscata
100 g di parmigiano grattugiato
per la bechamelle
mezzo litro di latte
45 g di burro
45 g di farina
sale
zafferano

per la salsa Mornay
mezzo litro di bechamelle
2 tuorli
100gr, di Gruyère

Mettere in una pentola capiente il latte, il sale e una grattata di noce moscata. Portare ad ebollizione e versarvi quindi il semolino a pioggia mescolando in continuazione. Abbassare un po' il fuoco, e mescolare con forza finche' si otterra' un composto solido e compatto, che si stacchi dalla pentola.
Spegnere il fuoco e far intiepidire, quindi aggiungere i 2 tuorli, il parmigiano ed il burro. Aggiustare eventualmente di sale.
Mescolare con forza e versare il composto in una teglia coperta con carta forno bagnata e strizzata. Livellare con le mani bagnate fino ad appiattirlo ad uno spessore di un cm.
Tagliare quindi con uno stampino o un bicchiere gli gnocchi della dimensione preferita, ed adagiarli in una teglia imburrata, leggermente sovrapposti.


A parte preparare la bechamelle: fondere il burro, ed appena sciolto versarvi la farina. Girare con un mestolo in modo da farla tostare leggermente quindi aggiungere a poco a poco il latte scaldato a parte con dello zafferano. Portare alla densita' desiderata sempre mescolando, quindi aggiustare di sale
Levarla dal fuoco e incorporarvi uno alla volta i tuorli, mescolando bene per amalgamarli.
Quindi aggiungere il formaggio grattugiato, sempre mescolando così da farlo sciogliere bene.


Velare gli gnocchi con la salsa, cospargere con altro Gruyère  e un pò di parmigiano e


mettere in forno a 200 gradi per 10 minuti, finendo con qualche minuto di grill per colorire la crosticina.
Servire caldi.

Con questa ricetta partecipo al MTC di aprile di menuturistico

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